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DdlBilancio 2018: 30 milioni annui per la sicurezza di edifici pubblici

  • Immagine del redattore: tecnocasalissone
    tecnocasalissone
  • 30 nov 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Il disegno di legge di Bilancio 2018, ha introdotto un nuovo emandamento che è stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato: un fondo progettazione a favore degli enti locali, per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, stabilito appunto presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una dotazione di 30 milioni annui per il periodo 2018-2030.


Fondo progettazione per gli enti locali: com funzionerà


DDL Bilancio 2018: finanziamento per enti locali


Lo scopo del fondo è cofinanziare la redazione di progetti di fattibilità tecnica ed economica e progetti definitivi per opere di messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche. Sono previsti insieme al finanziamento anche i costi per la redazione dei bandi di gara, per la definizione di schemi di contratto e per la valutazione della sostenibilità finanziaria dei progetti.


Il Mit, mediante decreto, definirà i criteri e le modalità non solo di accesso ma anche di selezione e di cofinanzamento dei progetti. Dopo essere stati accettati per il finanziamento, gli enti che ne beneficiano dovranno attivarsi entro tre mesi e non oltre dalla comunicazione di ammissione al finanziamento, per mandare le procedure per l'affidamento della progettazione finanziata.


Se ad essere finanziata è la progettazione definitiva, entro diciotto mesi dall’approvazione del progetto definitivo, una volta conseguiti gli elaborati progettuali, questi dovranno rendere pubblico il bando di gara per affidare gli esecutivi.


Anche nei comuni a rischio sismico


E' prevista, poi, una disposizione che possa rafforzare, con nuove risorse, il Fondo per la progettazione definitiva ed esecutiva nelle zone a rischio sismico progettato con la "manovrina" (Dl 50 del 2017) e destinato a coprire le spese di progettazione definitiva ed esecutiva per opere pubbliche da compiere in Comuni compresi in aree a rischio sismico 1.


Il disegno di legge di conversione del decreto fiscale ha, però, come si poteva ben pensare, ampliato i limiti di spesa, da 15 a 25 milioni di euro per il 2018 e da 20 a 30 milioni per il 2019. Viene incrementato anche l'ambito di destinazione di tali risorse con la previsione che possano essere utilizzate anche dai Comuni ricadenti in aree a rischio sismico 2.


Al Senato, inoltre, si pensa di voler considerare anche le opere per la prevenzione del rischio idrogeologico. Si prevede, dunque, di assegnare i contributi sia per il miglioramento e l'adeguamento antisismico di immobili pubblici, sia per interventi che rendano meno danneggiabile il territorio dal punto di vista idrogeologico.


Roberta Perillo

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